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Marocco, terra di miti e archeologia

August 22, 2016

Atlante, quei che su le bronzee spalle
sostiene il ciel, dei Numi antichi albergo
(Euripide, Ione, vv.1-2, trad. Ettore Romagnoli)

Lungo la catena montuosa dell’Atlante, il “monte dei monti” anche nell’odierna lingua locale – un tempo il titano condannato a sostenere da solo “le lunghissime colonne che tengono divisi terra e cielo” (Omero, Odissea, I, 52-54) – si colloca geograficamente il racconto di questo nuovo numero di Forma Urbis, dedicato all’archeologia del Marocco e curato dall’Istituto di Studi del Mediterraneo Antico del CNR.

Siamo, per gli Antichi, nell’estremo Occidente del mondo, oltre i confini della terra abitata, oltre le celeberrime “Colonne d’Ercole”, e proprio qui le Esperidi – figlie del Tramonto o della Notte – custodivano un meraviglioso giardino, denso di prodigi, in cui Elios, divinità del sole, si recava ogni sera a riposare, terminato il suo corso quotidiano: il sole, infatti, tramonta a Occidente.

Il mito narra che le tre ninfe, i cui nomi – Egle, “la brillante”, Erizia, “la Rossa”, Esperaretusa, “l’Aretusa del Tramonto” – evocavano le tinte del cielo quando la sera il sole muore, si dilettassero ogni giorno fra danze e canti presso fonti sorgive che stillavano ambrosia (il cibo degli dei) con l’unico compito di sorvegliare un prezioso albero di mele d’oro, dono di Gea a Era (FGrHist 3 F 16b) per le nozze con il divino Zeus.

Potete continuare con la lettura dell'editoriale (e del sommario) qui!

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Museum.dià, Il Tempo dei Musei

July 12, 2016

Il nuovo numero di Forma Urbis è in edicola e online in formato ebook su amazon e bookrepublic (per tutti gli altri canali, visitare il sito istituzionale della rivista )!

Qui invece è possibile scaricare l'editoriale e il sommario di questo mese i cui argomenti si incentrano sui contenuti del convegno di museologia "museum.dià, Chronos, Kairos e Aion. Il tempo dei musei", che si è svolto lo scorso maggio nell'ambito della settima edizione di RomArché. Salone dell'Editoria Archeologica. 

A tutti buona lettura!!

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La British School at Rome: un secondo secolo a Roma

June 28, 2016

Pubblichiamo nuovamente la comunicazione che Christopher Smith, direttore della British School at Rome, ha pubblicato nei giorni scorsi perché condividiamo appieno il suo spirito "umano" e "scientifico".

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La British School at Rome è uno dei più importanti istituti di ricerca al mondo in ambito umanistico. Siamo un’istituzione britannica in Italia, e la nostra intenzione è quella di rimanere in Europa.

La BSR è stata fondata nel 1901, con l’obiettivo di essere un ponte tra Gran Bretagna, Italia e Commonwealth, e la nostra missione, oggi, rimane quella di sempre: di essere un centro di ricerca interdisciplinare di eccellenza nel Mediterraneo, sostenendo e promuovendo la ricerca in tutte le discipline dei settori umanistico, artistico e delle scienze sociali.

Per più di un secolo abbiamo cercato di costruire e promuovere un’amicizia di lungo corso tra i due paesi, e siamo profondamente grati per l’ospitalità che ci è stata offerta dai nostri colleghi Italiani.

Centinaia di artisti e di studiosi lavorano ogni anno alla BSR. Altre centinaia di studiosi utilizzano la nostra Biblioteca, che costituisce una risorsa di estrema importanza a livello internazionale. Nella nostra sede ogni anno si tengono più di settanta eventi pubblici (da concerti a convegni, da conferenze a mostre), che danno l’opportunità a talenti intellettuali e creativi di mostrare le proprie capacità.

A partire da lunedì, la Biblioteca della British School at Rome sarà come al solito aperta, come lo è stata per oltre un secolo, agli studiosi Italiani e internazionali.

A partire dall’autunno, i nostri eventi continueranno a promuovere una più profonda conoscenza del mondo in cui viviamo, delle sue radici culturali e delle sue attuali situazioni difficili.

La British School at Rome sarà sempre fiera di essere in Europa e di far parte dell’Europa, culturalmente e intellettualmente, e perciò parte di un mondo interconnesso a livello globale.

http://www.bsr.ac.uk/

Professor Christopher Smith

Direttore

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