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Forma Urbis di Febbraio e Marzo in un'unica uscita!*

April 5, 2017

* A causa di problemi tecnici nella distribuzione, i numeri di febbraio e marzo di Forma Urbis (che saranno disponibili insieme a un prezzo speciale) non potranno essere in edicola prima di 10 giorni da oggi. Ci scusiamo con i nostri lettori e abbonati per l'inconveniente: i due numeri sono comunque acquistabili online, sin da ora, su bookrepublic, amazon e itunes store.

“Il mito è bisogno di spiegare la realtà, di superare e risolvere
una contraddizione della natura (come nasca il primo uomo, per
esempio), il mito è spiegazione di un rito, di un atto formale che
corrisponde a esigenze della tribù (l’invocazione della pioggia),
il mito è struttura delle credenze di un gruppo, di un etnos (la
condanna di un incesto) ecc. ecc. Ma, come dice la parola, il mito
è innanzitutto un racconto: c’è una storia da presentare, che ha lati
terribili, ma anche spesso risvolti patetici o sorridenti, ci sono dei
personaggi in azione, una trama che si snoda.”

(U. Albini, Presentazione, in GrAves 1963, p. V)

Il mito è indubbiamente uno strumento prezioso per ricostruire
la realtà della società che lo ha prodotto; ma, altrettanto
certamente, non riproduce questa società così come essa era
veramente.

Continua a leggere l'editoriale di marzo qui

«I Romani posero ogni cura in tre cose soprattutto, che
dai Greci furono trascurate, cioè nell’aprire le strade, nel
costruire acquedotti e nel disporre nel sottosuolo le cloache»

(Strabone, Geografia V,3,8)

A questo passo del geografo Strabone ci siamo ispirati
nel concepire RomArché - archeoguida inconsueta delle
periferie di Roma, utilizzabile attraverso il web con un
sito internet responsive dedicato e con la creazione di
un’apposita applicazione mobile (app). Il supporto digitale, che sarà scaricabile gratuitamente,
permette un aggiornamento rapido dei contenuti e di
esplorare la città sia seguendo i percorsi proposti sia
partendo dalla propria posizione, con l’identificazione dei
luoghi di interesse più vicini e calcolando la durata e la
modalità dei trasporti nella città.

Continua a leggere l'editoriale di febbraio qui

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Percorsi archeologici nel Lazio. Un viaggio tra i musei e il loro patrimonio diffuso

February 15, 2017

Ogni città, ogni società, ogni disciplina
ha costruito i propri musei

(Vercelloni 2005, p.177)

Questo numero di Forma Urbis – pensato in seno al progetto più generale “museum.dià”, promosso dalla Fondazione Dià Cultura (www.diacultura.org) – nasce dall’esigenza di ripercorrere alcune tappe della ricerca sulla tradizione e sull’innovazione che riguarda i musei civici per fornire esempi che possano stimolare o, anche solo, rinsaldare il legame fra le città, i territori e i loro musei. I musei civici sono, infatti, fondamentali per preservare, di fronte a un’omologazione che sta diventando inesorabilmente globale, un patrimonio diffuso e differenziato, indispensabile per il rilancio di tutta la società a partire dagli elementi più profondi e importanti della sua identità.

Potete continuare a leggere qui

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Portus. Archeologia alle porte di Roma

December 21, 2016

L’antica città di Porto – i cui resti sono raggiungibili imboccando la via Portuense in direzione di Fiumicino – si sviluppò in conseguenza della creazione dei bacini portuali di Claudio e Traiano in prossimità di Roma, concepiti per risolvere l’annoso problema – tale già dalla fine dell’età repubblicana – dell’approvvigionamento del grano, che avveniva soprattutto via mare. Il porto fluviale di Ostia (la “porta d’accesso” a Roma dal Tevere), infatti, era da tempo divenuto insufficiente a soddisfare da solo le esigenze dell’Urbe, sempre più ingenti; il porto di Pozzuoli, invece, approdo del grano egiziano, si trovava troppo distante dalla capitale per garantire l’arrivo dei rifornimenti durante i mesi invernali, quando i trasporti si facevano molto più difficoltosi. Portus doveva, pertanto, consentire il collegamento prima alla città di Ostia, poi alla megalopoli, terminando nel porto di Testaccio (Emporium) e assicurando il nutrimento alla città.

Potete continuare la lettura qui

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